- Dispositivo di bloccaggio che può essere utilizzato su un gran numero di tubi con raccordo a flangia.
- Perfetto per un bloccaggio temporaneo, durante i lavori di manutenzione e riparazione sui condotti e i macchinari ad essi collegati.
- Evita il rilascio del flusso di gas, vapori e liquidi pericolosi che circolano normalmente nei condotti.
- Progettato per essere utilizzato in combinazione con una flangia cieca, per una maggiore sicurezza.
- Il dispositivo si fissa sui bulloni della flangia, per una maggiore sicurezza, costituendo una barriera visibile e fisica che non può essere rimossa accidentalmente.
- Completamente antiscintilla per l'uso in ambienti a potenziale rischio di esplosioni.
- Grazie al braccio estraibile, è possibile bloccare due serie di bulloni.
- Disponibile in 3 dimensioni che si adattano ai tubi con un diametro compreso tra 13 e 1219 mm.
- Presenta 4 fori per essere bloccato con 4 Lucchetti loto per lockout da parte di 4 operai diversi.
- Scoprite altri prodotti simili: Sistemi di bloccaggio meccanico, Bloccaggio valvole, Blooccaggio elettrico, Lockout di gruppo e Stoccaggio dispositivi loto.
Dispositivo di bloccaggio per tubi a flangia
Impedisce il rilascio di gas o liquidi durante la manutenzione.
- Dispositivo di bloccaggio per condotti a flangia.
- Sicuro e facile da installare in combinazione con una flangia cieca.
- Dispone di fori per essere bloccato con 4 lucchetti.
Descrizione | Modello grande, Modello medio, Modello piccolo. |
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Direttiva 89/655/CEE del Consiglio, del 30 novembre 1989, relativa alle "prescrizioni minime di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori durante il lavoro".
Norma EN 1037 relativa alle "misure di sicurezza integrate destinate ad impedire l'avviamento inatteso di una macchina in modo tale che gli interventi umani nelle zone pericolose possano aver luogo in sicurezza".
Norma EN 1037 relativa alle "misure di sicurezza integrate destinate ad impedire l'avviamento inatteso di una macchina in modo tale che gli interventi umani nelle zone pericolose possano aver luogo in sicurezza".