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Rischio elettrico: come prevenire gli incidenti?

I rischi elettrici sono inerenti a numerose attività professionali e possono avere delle gravi conseguenze in caso di incidente: ustioni interne, disturbi cardiaci e persino la morte.

Gli infortuni sul lavoro di origine elettrica sono da qualche anno in diminuzione grazie alle norme e alla regolamentazione in vigore, anche se, quando si producono, essi sono più mortali rispetto agli altri tipi di infortunio sul lavoro.

Il D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro) detta gli obblighi del datore di lavoro in merito agli impianti e apparecchiature elettriche (CAPO III, art. 80) e ai lavori sotto tensione (art. 82). In particolare «A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti [...]» e «provvede affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dai pericoli determinati dall’innesco elettrico di atmosfere potenzialmente esplosive [...]».

Dal punto di vista degli impianti elettrici e delle attrezzature, si può ricondurre gran parte della regolamentazione in vigore al D.M. 37/2008 (modificato dal Decreto 19 maggio 2010), che concerne il regolamento in merito all’attività di Installazione degli impianti all’interno degli edifici.

Quali sono i rischi legati all’elettricità?

La maggior parte degli incidenti di origine elettrica ha luogo durante gli interventi sulle attrezzature a bassa tensione come, per esempio, le prese elettriche. Essi possono prodursi anche durante l’utilizzo degli apparecchi portatili, durante gli interventi in prossimità di linee ad alta tensione o di qualsiasi operazione che implichi l’utilizzo della corrente elettrica.

Un operatore che esegue un intervento a contatto con l’elettricità si espone a diversi rischi, legati alla natura del lavoro o di fattori esterni:

  • Il contatto diretto o indiretto: il corpo umano è composto per il 60% di acqua, che lo rende particolarmente conduttivo e, quindi, sensibile alla corrente elettrica.
  • Il cattivo stato degli isolanti o l’utilizzo di prodotti non conformi.
  • La modifica degli impianti elettrici da parte di persone non competenti.
  • Il mancato rispetto delle distanze di sicurezza previste per i lavori elettrici.
  • L’utilizzo degli impianti per un uso non adatto.
  • Gli interventi su impianti non sottoposti a sezionamento/scollegamento (lockout-tagout).

Se la corrente elettrica attraversa l’organismo, può danneggiare gli organi e provocare delle ustioni o disturbi cardiaci: questo è ciò che viene definito folgorazione (o elettrocuzione). La vittima può lamentare diversi sintomi: formicolio, perdita di coscienza, mal di testa, problemi respiratori o problemi cardiaci. La folgorazione può avere gravi conseguenze neurologiche, cardiovascolari o sensoriali fino a comportare, nei casi più gravi, anche il decesso della persona colpita.

Un altro tipo di rischio legato ai lavori elettrici è lo sviluppo di un arco elettrico dovuto a più fattori: elevato calore generato, esplosione dell’aria riscaldata, vaporizzazione di metalli e forte emissione di raggi ultravioletti. I danni sull’uomo possono essere di due tipi: termico (ustioni) e meccanico (fratture e danni agli organi interni). In questo caso, i materiali ignifughi possono garantire una protezione adeguata.

Oltre ai danni sulle persone, l’uso scorretto delle attrezzature elettriche può causare degli incendi o delle esplosioni. Il 30% degli incendi è legato all’elettricità: sovraccarico elettrico, cortocircuito, isolamento difettoso o fulmine. Per questo motivo è necessario dotare i locali della propria azienda dell’attrezzatura antincendio adeguata per intervenire rapidamente in caso di incendio ed evacuazione di emergenza.

Cosa fare in caso di folgorazione?

I primi minuti dopo un incidente elettrico sono fondamentali per la vittima e possono determinarne le possibilità di sopravvivenza. È quindi fondamentale agire con tempestività, rispettando 3 tappe fondamentali:

  • Proteggere: mettere fuori tensione senza toccare il corpo della vittima, per evitare ulteriori incidenti.
  • Dare l’allarme: contattare i soccorritori presenti in azienda e in tempi rapidi un servizio di pronto intervento sanitario (118 o 112).
  • Soccorrere: restare vicino alla vittima fino all’arrivo dei soccorsi ed effettuare i gesti di primo soccorso.

Informate dipendenti e visitatori sui pericoli a cui sono esposti in una determinata area della vostra azienda e indicate le misure di sicurezza da adottare per prevenire gli incidenti, grazie ai nostri cartelli personalizzati.

Evitare gli incidenti elettrici

Informate il vostro personale

D elimitazione zona pericolo

Per evitare che il personale non autorizzato si avvicini agli impianti elettrici, è importante attirare l’attenzione sui rischi presenti in una determinata zona.

A tal fine, utilizzate una segnaletica chiara, associando i pittogrammi di pericolo elettrico specifici ad una segnaletica orizzontale, a dei paletti di delimitazione o a delle barriere di protezione. Segnalando chiaramente l’area interessata e il relativo pericolo, eviterete il rischio di incidenti. Ecco i simboli di pericolo elettrico più utilizzati:

Pittogramma di pericolo elettrico Pericolo elettrico
Questo pittogramma segnala la presenza di una tensione elettrica e da accesso unicamente alle persone abilitate. Esso è destinato alla marcatura degli impianti elettrici, cabine di trasformazione e quadri elettrici.
Pittogramma di pericolo folgorazione Alta tensione
Questo pittogramma segnala un rischio di folgorazione. Esso dissuade le persone non autorizzate dall’accedere a delle zone pericolose.

Questi pittogrammi di pericolo elettrico, oltreché segnalare delle aree pericolose, possono anche essere accompagnati da consegne precise: “Impianti elettrici sotto tensione: È vietato eseguire lavori su impianti sotto tensione, “Attenzione: Solamente gli elettricisti possono intervenire o eseguire manovre o riparazioni all’interno” o ancora “Attenzione: Togliere la tensione prima di aprire lo sportello”. Per la massima sicurezza, è importante marcare i cavi e fili elettrici con specifici marcatori per cavi ed etichette per impianti elettrici.

Symbole de la justice

L’articolo 82 del D.Lgs. 81/2008 (CAPO III - Impianti e apparecchiature elettriche) stipula che:

«1. È vietato eseguire lavori sotto tensione. Tali lavori sono tuttavia consentiti nei casi in cui le tensioni su cui si opera sono di sicurezza, secondo quanto previsto dallo stato della tecnica o quando i lavori sono eseguiti nel rispetto delle seguenti condizioni:
a) le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi ai criteri definiti nelle norme tecniche.
b) per sistemi di categoria 0 e I purché l'esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratori riconosciuti dal datore di lavoro come idonei per tale attività secondo le indicazioni della pertinente normativa tecnica;
c) per sistemi di II e III categoria purchè:
1) i lavori su parti in tensione siano effettuati da aziende autorizzate, con specifico provvedimento del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, ad operare sotto tensione;
2) l'esecuzione di lavori su parti in tensione sia affidata a lavoratori abilitati dal datore di lavoro ai sensi della pertinente normativa tecnica riconosciuti idonei per tale attività».

 

Per effettuare gli interventi di natura elettrica, il personale deve disporre dell’abilitazione necessaria, secondo quanto previsto dalle norme CEI 11-27 e CEI 11-15. Queste norme definiscono il ruolo di ciascuno durante dei lavori sotto tensione, facendo riferimento alla classificazione dei sistemi elettrici in base alla tensione nominale contemplata del DLgs. 81/2008. È compito del datore di lavoro assicurarsi che solo il personale competente si avvicini agli impianti elettrici. In questo modo, qualsiasi incidente legato al personale non adeguatamente formato sarà evitato.

Controllate il vostro materiale

Bollino datario con anno completo

Un materiale controllato regolarmente consente di evitare dei rischi. Infatti, verificando lo stato degli utensili e delle attrezzature messi a disposizione del vostro personale, si eliminano i rischi legati all’utilizzo di oggetti difettosi, che potrebbe avere gravi conseguenze.

Questo controllo riguarda tutte le attrezzature che col tempo potrebbero danneggiarsi, che siano utilizzate o no: cavi, attrezzature e impianti elettrici, apparecchi e attrezzi, maschere respiratorie, DPI, ecc.

Per garantire un controllo regolare delle vostre attrezzature, ritrovate la nostra gamma di bollini datario, disponibili in materiali diversi per adattarsi ai diversi ambienti di utilizzo.

Mettete in sicurezza i vostri impianti durante un intervento

Dispositivo universale per lockout (elettrico/meccanico/fluidi)

Per effettuare dei lavori o degli interventi su un impianto elettrico (disgiuntori, interruttori, ...), una procedura di lockout delle vostre attrezzature è indispensabile e consente di mettere queste ultime fuori tensione. Questa procedura protegge il personale abilitato contro i rischi di folgorazione.

La procedura di lockout/tagout delle attrezzature prevede 4 tappe:

  • Sezionamento: interrompete l’alimentazione elettrica e mettete le vostre attrezzature fuori tensione con l’ausilio di un disgiuntore.
  • Lockout/Tagout: procedete a mettere un blocco tramite lucchetti per lockout e ganasce di sicurezza, per impedire il riavvio del macchinario o impianto. Informate il personale che è in corso un intervento, grazie ad una segnalazione delle zone interessate dalle procedure di lockout.
  • Verifica dell’assenza di tensione (VAT): con l’ausilio di un tester elettrico (VAT), verificate l’assenza di energia residua su ogni conduttore attivo (compreso il neutro).
  • Messa a terra e in cortocircuito (MT/CC): prima di effettuare i lavori, occorre imperativamente procedere alla messa a terra e in cortocircuito. Da notare: la messa a terra deve essere collegata prima sul lato terra poi sul conduttore.

Una volta effettuato l’intervento, si potrà procedere alla fase del riavvio, che si realizza in 4 tappe:

  • Rimuovere gli eventuali schermi, protezioni, barriere di delimitazione ...
  • Disporre la messa in cortocircuito, quindi la messa a terra, iniziando dal lato del conduttore attivo.
  • Rimuovere i blocchi o interruttori di messa a terra e cortocircuito, qualora utilizzati.
  • Rimuovere il blocco del dispositivo di sezionamento.

Per i vostri interventi elettrici in sicurezza, ritrovate il nostro kit con strumenti e dispositivi di protezione per lavori elettrici anche come kit per lavori elettrici a bassa tensione.

Come proteggersi durante un intervento sulle attrezzature elettriche?

Per evitare al massimo qualsiasi incidente di natura elettrica durante un intervento di manutenzione e/o riparazione, il datore di lavoro è tenuto ad effettuare una valutazione accurata dei rischi presenti. Egli deve prendere tutte le misure necessarie per limitare qualsiasi pericolo durante gli interventi, ma anche fornire agli addetti ai lavori il materiale e le attrezzature adeguate.

Alcuni simboli da conoscere

marchio CE

Le attrezzature di sicurezza per lavori elettrici devono riportare il marchio CE, per provare che sono conformi alla direttiva europea 89/686/CEE.

marchio normativo

Tali attrezzature devono anche riportare un marchio normativo con il doppio triangolo (simbolo IEC 60417-5216), che certifica che le attrezzature sono idonee per i lavori sotto tensione.

Inoltre, è indispensabile assicurarsi che gli attrezzi utilizzati siano ben isolati e adatti per l’esecuzione di lavori sotto tensione. A tal fine, essi devono rispondere alla norma EN 60900, proteggendo l'individuo da fonti di alimentazione fino a 1000 V.

Dispositivi di protezione individuale

Casco isolante per lavori elettrici

Il datore di lavoro è tenuto a fornire le attrezzature di protezione atte a garantire la sicurezza dei dipendenti durante l’esecuzione di lavori elettrici. In caso di lavori di manutenzione sugli apparecchi elettrici, l’utilizzo di DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) è obbligatorio, per proteggersi contro i rischi di folgorazione e ustioni. Questo tipo di incidente è poco frequente, ma può avere delle conseguenze gravi. Ricordate ai vostri dipendenti l’obbligo di utilizzare dei dispositivi di protezione individuale, grazie a dei cartelli DPI. Per i lavori elettrici, è indispensabile scegliere dei DPI non conduttivi, al fine di garantire la sicurezza di fronte ai rischi elettrici.

L’utilizzo di un casco di protezione con visiera contro le scosse elettriche è obbligatorio in caso di lavori elettrici. Esso protegge gli elettricisti contro l’arco elettrico di corto circuito e deve rispettare diverse norme europee, quali:

  • EN 50365: casco isolante che protegge fino a 1000 V
  • EN 166: la visiera protegge contro le particelle metalliche e i raggi UV
  • EN 170: filtra i raggi ultravioletti (UV)
Guanti isolanti da elettricista

La durata di vita di un casco con visiera dipende dalle condizioni di stoccaggio. È importante controllare regolarmente la vostra attrezzatura, sostituendola in caso di graffi, urti o rottura.

Le calzature o stivali isolanti devono rispettare la norma EN 50321 e impedire che l’elettricità passi attraverso il corpo umano. La suola delle scarpe antinfortunistiche per elettricisti consente di isolare la persona da terra, proteggendola contro i rischi elettrici. Durante un intervento di natura elettrica, il lavoratore deve liberarsi degli oggetti conduttivi (orologio, gioielli, ecc.), al fine di evitare qualsiasi rischio.

I guanti isolanti offrono una protezione contro gli shock elettrici durante i lavori sotto tensione. Essi devono rispettare la norma europea CEI 60903, che detta il livello di isolamento contro la trasmissione elettrica.

I guanti dielettrici in lattice non dispongono di una protezione meccanica supplementare. Quando si utilizzano questi guanti, per lavorare in totale sicurezza, è necessario utilizzare dei sovraguanti per protezione elettrica.

Come scegliere i propri guanti isolanti?

È importante scegliere dei guanti isolanti adeguati in funzione della tensione massima:

Classe Tensione di esercizio a.c. (V) Tensione di esercizio c.c. (V)
00 500 750
0 1000 1500
1 7500 11250
2 17000 25500
3 26500 39750
4 36000 54000

Per scegliere la taglia dei vostri guanti isolanti, misurate con un metro da sarto la circonferenza del palmo della vostra mano nel punto più largo al di sotto delle nocche e stringendo il pugno (escludendo il pollice). Per vedere la taglia di guanto corrispondente, fate riferimento alla tabella qui sotto. Se ottenete un valore intermedio tra due misure, scegliete la taglia più piccola.

Taglia dei guanti (pollici) 7 8 9 10 11
Misura del palmo della mano (cm) 17,8 20,3 22,9 25,4 28

Gli attrezzi e gli accessori indispensabili

Un’attrezzatura adeguata consentirà di evitare qualsiasi rischio di incidente durante l’intervento su un apparecchio o impianto elettrico.

Attrezzi da elettricista indispensabili

Attrezzi per lavori elettrici

Per effettuare il proprio intervento in totale sicurezza, un elettricista deve essere perfettamente attrezzato. Ecco la lista degli attrezzi isolati indispensabili per garantire la realizzazione dei lavori elettrici senza rischi:

  • Pinza a becco e pinza tronchese isolate: la prima per lavorare con precisione sui fili, la seconda per tagliare cavi e fili.
  • Cacciaviti isolati: piatto o a croce, un cacciavite consente di collegare i fili avvitando o svitando.
  • Pinza spelacavi: lo strumento ideale per sguainare i cavi elettrici in tutta sicurezza.
  • Pinza crimpatrice: indispensabile per tagliare e sguainare i cavi e crimpare i terminali.

Se per effettuare i vostri interventi dovete spostarvi o per i lavori elettrici in quota, optate per un porta attrezzi da cintura o da polso.

Infine, un accessorio che non deve mai mancare tra l’attrezzatura di un elettricista e un tappeto isolante, da disporre intorno alle macchine ad alta tensione, come un posto di trasformazione, per isolare l’operatore da terra, rendendo sicuro il suo intervento.

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